- Capitolo I
- Capitolo II
- Capitolo III
- Capitolo IV
- Capitolo V
- Capitolo VI
- Capitolo VII
- Capitolo VIII
- Capitolo IX
- Capitolo X
- Capitolo XI
- Capitolo XII
Un insolito «giallo» gotico, che rivela un Verga diverso e un'opera dissonante dalle sue più note. A mo’ di giallo si leggono storie “speculari” che, ambientate nel castello in rovina, procedono dal fantastico al tragico fino a lasciare numerosi interrogativi la cui risposta è affidata ai lettori. Ecco appena una sintesi. Matilde, il signor Giordano, suo marito, Luciano e la signora Olani – figura appena accennata - fanno parte di un’allegra brigata di turisti e sono immersi in un’atmosfera di misteriose energie: “il lume della lampada notturna che guizza sulle immense pareti e vi disegna fantasmi e paure”, “il vento che urla come uno spirito maligno nella gola del camino”, il muggito del mare “come un gemito soffocato dall’abisso” e le ombre che sorgono “da tutte le profondità delle rovine e del precipizio”.
È Luciano a raccontare l’episodio medievaleggiante, tanto strano, del barone don Garzia d’Arvelo e della sua seconda moglie Isabella: - Summary by FrancescaRoma
È Luciano a raccontare l’episodio medievaleggiante, tanto strano, del barone don Garzia d’Arvelo e della sua seconda moglie Isabella: - Summary by FrancescaRoma
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